Valve, EA, e i miei dubbi sull’1% tanto famoso…

Ultimamente non si fa che parlare dell’approdo di piattaforme e giochi su Linux (in realtà su Ubuntu). Lasciando da parte il fatto che spesso si leggono frasi come:

In futuro è possibile che EA realizzi anche una versione open del client Origin, compatibile con più distribuzioni, così da vendere direttamente i giochi attraverso il proprio negozio, ma questo è tutto da vedere.

Come se, se un programma non fosse open, non potrebbe esistere per Linux.. e questo si che sarebbe scavarsi la fossa (sempre se assumiamo che l’obiettivo finale sia massimizzare la quota di mercato)

Quello che invece mi lascia alquanto perplesso è questo continuo far riferimento alla precedentemente citata quota di mercato, che secondo sondaggi, statistiche, calcoli astronomici e sogni rivelatori, dovrebbe equivalere all’1%.

Ma quanto è veritiera questa cifra? Quali piattaforme sono usate nel restante 99%? no perché se la stessa Microsoft usa piattaforme Linux per far girare i propri servizi di Skype: http://arstechnica.com/business/news/2012/05/skype-replaces-p2p-supernodes-with-linux-boxes-hosted-by-microsoft.ars e gli stessi Google, Twitter, Facebook girano su server Linux, un piccolo dubbio mi viene…

Ma tornando a noi ed in particolare al Topic di questo pensiero, assumiamo che l’1% dei computer di tutto il mondo abbia Linux come sistema operativo, il 10% MacOSX e il restante 89% Windows.

In ognuna di queste macchine vengono fatti girare giochi? o è necessario creare un sottoinsieme? E in questo sottoinsieme la mappatura delle percentuali resta identica oppure ci sono degli scostamenti?

La probabilità che un pc con sistema operativo Mac si trovi in una sala server, rispetto ad un pc con sistema operativo Windows server o Linux, per quanto ne so (e ammetto che ne so davvero poco, ma spero di prenderci) è bassa.

Mentre come sappiamo, o come almeno vogliono farci credere, l’impiego di pc mac nel multimediale, ovvero fotoritocco, montaggio video, registrazione audio è molto alta, ed i videogiochi si possono piazzare senza problemi in questa categoria che chiamiamo “multimediale”. Quindi di questo 10% ogni utente è un potenziale acquirente di videogame cosa che non si puo dire con Windows, ovvero un server rimarrà sempre un server e nessun utente ci sarà seduto vicino (al massimo potrà far girare software per il multiplayer).

E Linux? In realtà qui il discorso è più complesso, perché Linux è il sistema operativo server per eccellenza ma non disdegna installazioni in pc di appassionati di informatica, e spesso anche videogiocatori. E’ sorprendente il fatto che ad esempio ad ogni edizione dell’humble indie bundle restituisca una “donazione” media di valore SEMPRE superiore dagli utenti Linux, seguita dagli utenti Apple e infine Microsoft. Certo questa statistica certa è meno importante di un’altra,ovvero il numero di acquisti totali per le rispettive piattaforme, ma è comunque un aspetto, potremmo vederlo come il fatto che gli utenti Linux son più generosi? o più desiderosi di poter giocare dato che non hanno molta scelta al di fuori di questi bundle?

Concludo tracciando linee già predette da moltissime persone sul web. L’approdo di queste piattaforme di distribuzione/Giochi sul nostro Pinguino non fa che dare un’ulteriore mazzata al monopolio Microsoft e al club degli Apple, un videogiocatore, trovandosi tutti i propri giochi disponibili su un sistema operativo che senza dubbio puoi rendere meno esoso di risprse (ad esempio facendo partire un gioco da un DE minimale come fluxbox che di suo occuperebbe una decina di mega di RAM) avrebbe una scelta presentata su un piatto d’argento. Oltre ovviamente a driver migliori (leggasi supporto istantaneo dei driver Catalyst a nuove versioni di kernel e xserver).

2 Risposte to “Valve, EA, e i miei dubbi sull’1% tanto famoso…”

  1. riccardorolla Says:

    La probabilità che un Mac si trovi in una sala server è praticamente nulla è da un paio di anni che Apple non produce più server (X-Serve).
    Per quanto riguardo i giochi su Linux (e su Mac) riguarda più che altro il rapporto costi/benefici di effettuare i porting dei vari engine grafici.
    Ne esistono diversi ma i più blasonati /diffusi usano DirectX una tecnologia esclusiva per la piattaforma windows,comunque la tendenza è quella di utilizza OpenGL ES per poter semplificare il porting verso le piattaforme mobili.
    Ad esempio se dai un’occhiata qui vedrai http://unity3d.com/unity/licenses questo engine offre una la possibilità di sviluppare in contemporanea su più piattaforme

    Quindi se intendi linux come distrubuzione x86 la vedo un po’ dura che si possa affermare nel gaming,
    su linux inteso come kernel android è già una realtà.

    PS
    in ambito server è molto diffuso anche windows,sopratutto in realtà aziendali medio/grandi

    ciao

  2. Fabioamd87 Says:

    Quindi tu pensi che il futuro del gaming sia incentrato neanche nelle console ma nel mobile? (per ora android va su smarthphone e tablet quindi escludiamo anche le console portatili).

    Parli di tendenza verso le openGL ES ma quest’ultime mi sembra di capire siano destinate allo sviluppo per piattaforme integrate (pda, smarthpone).

    Io nell’articolo mi riferivo piu che altro ai videogiochi/engine classici da PC o Console, dove l’hardware è diverso.

    Sono d’accordo sul rapporto costi/benefici di effettuare i porting, ma un engine in genere viene usato per diversi giochi e dura nel tempo quindi bisognerebbe dare anche uno sguardo all’evoluzione futura del mercato dei SO secondo me.

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